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Immagine del redattoreEmergenza Sorrisi

Enrico Gambirasi: Andare in missione è come tornare in famiglia

Enrico è infermiere presso l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ha partecipato a due missioni di Emergenza Sorrisi a Nassirya, in Iraq. La prima, nel 2016, l’ultima, lo scorso novembre. A distanza di 5 anni, Enrico ha trovato le stesse persone che aveva conosciuto nel 2016, tutt’ora impegnate in prima linea. E gli è sembrato di non aver mai smesso di lavorare insieme.

Nella Foto di Luca Romano: Enrico Gambirasi con Ruqia, una delle bimbe curate in Iraq


Hai partecipato alla missione del 2016 e a quella dello scorso novembre: sono state esperienze diverse?


Per certi versi no, non lo sono state: ho trovato le stesse persone del luogo sul campo, in prima linea. Anche se non ci vedevamo da 5 anni, ci ricordavamo nomi, volti ed esperienze: il tempo non sembrava passato, anzi, sembrava di aver lavorato sempre insieme negli ultimi 5 anni!

Mi ha sorpreso l’ammirevole costanza delle persone del luogo.

L’Iraq e Nassirya in particolare, sono un mondo completamente diverso dal nostro per paesaggio, abitudini, cultura. Ma gli iracheni sono molto accoglienti: ti fanno sentire ben voluto, non solo quando sei al lavoro in ospedale, ma anche girando per le strade della città e per i negozi. E questa è un’altra cosa che non è cambiata rispetto a 5 anni fa.


Pensi che prenderai parte ad altre missioni con Emergenza Sorrisi?


Sì, voglio sicuramente tornare a fare altre missioni.

Per me fare volontariato è un’esperienza necessaria, lo faccio per mia indole. E, forse, anche un po’ per educazione visto che ho fatto il volontario fin da piccolo, partendo dagli scout. L’esperienza del volontariato si è radicata dentro di me, e mi viene spontaneo farla.

Ho conosciuto Emergenza Sorrisi tramite una collega a lavoro: ne ho visto la bontà e l’efficacia. Fare missioni con Emergenza Sorrisi è come tornare in famiglia.

Spero che si possa già realizzare il prossimo anno!

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