Missione umanitaria di emergenza sorrisi in iraq: 121 interventi chirurgici per i bambini di nassiriya. Progetto sostenuto con i fondi otto per mille della chiesa valdese.
- Emergenza Sorrisi
- 26 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il team di medici e infermieri volontari di Emergenza Sorrisi ETS, grazie al “Progetto Sostenuto con i fondi Otto per Mille della Chiesa Valdese”, ha recentemente completato una nuova missione umanitaria a Nassiriya, in Iraq, la seconda di questo 2025, dove 121 bambini hanno ricevuto interventi chirurgici salvavita grazie all’impegno dei medici e infermieri volontari.
I fondi provenienti dalla Chiesa Valdese, con il supporto di Emirates Foundation, hanno permesso di operare bambini affetti da malformazioni congenite, patologie come palatoschisi e labioschisi, e danni da ustioni gravi. Oltre agli interventi, il team ha anche formato 20 professionisti sanitari locali.
I numeri della missione:
121 bambini operati, con trattamenti per labioschisi, palatoschisi e cheloidi da ustioni.
250 pazienti valutati durante le sessioni di screening pre-operatorio.
20 professionisti locali formati in chirurgia plastica, anestesia pediatrica e gestione post-operatoria.
Nonostante le difficoltà geopolitiche della regione, la missione è stata portata avanti grazie alla collaborazione con l’Ambasciata Italiana e le autorità locali. L’obiettivo non si limita alla chirurgia, ma punta a rafforzare il sistema sanitario locale, assicurando la formazione continua del personale per garantire la continuità delle cure.
L'Habbobi Hospital, dove sono stati effettuati gli interventi, è ora un centro di riferimento per la chirurgia plastica pediatrica in Iraq. L'impegno di Emergenza Sorrisi è focalizzato non solo sulla cura, ma sulla costruzione di un futuro più stabile per la sanità locale.
La testimonianza della Dott.ssa Antonia Fazio
Il chirurgo plastico siciliano Antonia Fazio, veterano delle missioni di Emergenza Sorrisi, ha condiviso la sua esperienza: "Abbiamo operato pazienti vittime di traumi da guerra e malformazioni congenite. Il nostro obiettivo è restituire funzionalità agli arti, permettere a un bambino di rigiocare, a una donna di tornare a vestirsi da sola. Ogni intervento è un passo per ridare loro una quotidianità che la guerra ha spezzato." Fazio sottolinea inoltre l’emozione del sorriso dei pazienti, che diventa il motore per il lavoro incessante del team medico.
Progetti futuri
La missione si inserisce in un programma a lungo termine per migliorare le capacità sanitarie del paese. Servono ancora risorse, attrezzature e formazione, ma l'obiettivo rimane chiaro: garantire a ogni bambino una seconda possibilità.
